E strano! E strano!
In core scolpiti ho quegli accenti!
Saria per me sventura un serio amore?
Che risolvi, o turbata anima mia?
Null’uomo ancora t’accendeva…
Oh, gioia
Ch’io non conobbi,
Esser amata amando!
E sdegnarla poss’io
Per l’aride follie del viver mio?
Ah, fors’e lui che l’anima
Solinga ne’tumulti
Godea sovente pingere
De’suoi colom occulti
Lui, che modesto e vigile.
All’egre soglie ascese,
E nuova febbre accese
Destandomi all’amor!
A quell’amor ch’e palpito
Dell’universo intero,
Misterioso, altero
Croce e delizia al cor.
Follie! Delirio vano e questo!
Povera donna, sola, abbandonata
In quest popoloso deserto
Che appellano parigi
Che spero or piu? Che far degg’io?
Gioire!
Di volutta ne’vortici perir!
Gioir!
Sempre libera degg’io
Folleggiare di gioia in gioia,
Vo’che scorra il viver mio
Pei sentieri del piacer.
Nasca il giorno, o il giorno muoia,
Sempre lieta ne’ritrovi,
A diletti sempre nuovi
Dee volare il mio pensier
Oh! Oh! Amore!
Follie!
Gioir!
Sempre libera degg’io, ecc.