[Strofa 1]
Questa è la storia, l'incredibile storia di Marco, un bambino iperattivo
Quando certe sere girava male, il padre gli dava delle botte sulla testa
Come faceva sul televisore
Come Fonzie sul Juke Box, come Rocky con la boxe
La maestra, quella bastarda, disse ai genitori: “Portatelo dallo psichiatra”
Ma Marco vuole andare a fondo, Marco non è scemo
Lo sa che quelli vogliono riaprire nella sua testa il manicomio
Allora gli viene un'idea un po' pazza, di riunire in piazza i bambini folli come lui
I bambini non comuni, e di fare la rivoluzione
Lo senti come aizza la popolazione:
[Ritornello]
“Siamo pazzi, siamo tutti pazzi, e siamo qui per incontrarci
E siamo come degli zombie, vi diamo un morso e diventate come noi”
[Strofa 2]
Marco aveva sempre odiato i doppioni, le vetrine, la moda, le figurine
La gente fotocopiata, radiografata, scannerizzata, surgelata
E in mezzo ci sei pure tu, che c'hai l'asterisco nel menù
Quindi tira fuori lo striscione, lo slogan è una grande invenzione
La piazza fa da cornice al grido: “tua mamma è una fotocopiatrice!”
[Ritornello]
“Siamo pazzi, siamo tutti pazzi, e siamo qui per incontrarci
E siamo come degli zombie, vi diamo un morso e diventate come noi
E siamo pazzi, siamo tutti pazzi, e abbiamo un mucchio di problemi
E siamo tutti un po' stonati, il coro della vita non ci vuole più
Il coro della vita non ci vuole”
[Outro]
Ma lo sappiamo come vanno a finire certe storie
Arrivano sempre i signori con la divisa
Che puntano il dito e cominciano a rompere
Con la storia dell'ordine che va ristabilito