Testo e musica di Umberto Giardini
Parto dalla linea della bocca
E riconosco il tuo volto
Senza riuscire a trattenerlo
Piango sangue nel frattempo rido
E un onda arriva
Distrugge il mio lavoro
Nella merda lieve mi ritrovo
Di nuovo …
Mi accorgo inoltre che
Le mani non si aprono
Non lasciarmi indietro
In un pomeriggio nero
Così nero …
Nel raggiungerti perdo ulteriormente
E ti annuncio non convinto
Tutto e niente … niente
Come sei dolce mio serpente
Cosa sei dentro questi giorni incandescenti
Nel guardarmi ancora riesci bene
E mi violenti
Ma in fondo è quello che
Voglio ricevere
Da te
Se ti chiamo non mi senti
(Grazie a Gabriele Mauro per questo testo)