Qualcosa, qualcuno, lontano, forse vicino,
si, qualcosa, si, qualcuno,
che ti chiama forse nessuno
sì, ti passerà, è malattia com´è venuta
puoi mandarla via,
scompaiono le efelidi di un bel
ricordo adoloscente e qui
si ingoia un po´ di amaro e dolce
come serate di provincia,
a qualcosa a qualcuno,
a un profumo devo pensare
forse andare forse amare.
Amare cos´è è ascoltare in silenzio
la luna,
è perdere te, è soffrir senza fare rumore,
amare sei tu, rallentato risveglio di un
fiore,
amare di più, è una dolce follia
è anche un po´ colpa mia,
che t´amo di più.
Del passero sull´ albero,
che aspetta un colpo per buttarsi giù,
verso la terra e il suo profumo
che troppe volte sa di guerra e fumo
e intanto và e intanto cresce,
l´illuso niente mai finisce.
E qualcosa e qualcuno,
si avvicina col suo veleno,
nuovo antico, chiede poco, sembra
un gioco
non so che fare, forse andare,
forse amare.
Amare cos´è, è ascoltare in silenzio
la luna,
è perdere te e soffrir senza far rumore,
amare sei tu, rallentato risveglio di un
fiore,
amare di più, è una dolce follia
è anche un po´ colpa mia,
che t´amo di più.
Ah, ah, ah,...