Forza inversa al destino
Come grida tra frequenze disturbate
Irrompe sulle rovine che hai disperso
Per schiantarsi sul dolore altrui
Forza inversa al destino
Da sequenze di fotogrammi slegati
Si incendia di inesauribile rabbia
Non coinvolto dalla tua superficialità
È una lama temprata sull'indifferenza affettiva
Si accanisce tra le falle del tuo plagio alla vita
Faccia a faccia come gestisci le pause
Sei un'ennesima esasperazione del vago
Ne evidenzi l'aspetto più triste
In un dominio di vittorie sul nulla
Sei un eroe ma pur sempre per sbaglio
Per chi dice mai come voi ma alla fine è uguale a tanti
Per chi nasconde conformismo dietro l'ennesimo personaggio
Per chi non starà mai in piedi se non grazie ad un atteggiamento
E sprofonda nel senso comune di protezione del normale
Un incudine di reazioni assoggettate alla via di mezzo
Quando entra in campo il possesso tra personalità di facciata
Quando la noia collettiva abbassa al rango di pretesto ogni istinto
Senti l'eco della fine crescere da dentro, sta a te allontanarlo
Ti insegna che il perdono è dei deboli, in tempi spenti che tradiscono
Mai retrocedere ad un punto vulnerabile, mai lasciar passare
E non ti femare
Forza inversa al destino
Come incubo di ossessività radicata
Un raggio di cenere che ti distorce il volto
La costante che non ci avvicinerà mai